Quartieri Spagnoli
Napoli

Quartieri Spagnoli: cosa vedere

Intro: Conosciuti in passato come un luogo da evitare, oggi i Quartieri Spagnoli sono stati rivalutati anche turisticamente. Scopriamo cosa vedere!

Per molti anni, in passato, i Quartieri Spagnoli di Napoli erano considerati un luogo da evitare, poiché pericoloso e malfamato.

In realtà, questa fama era dovuta soprattutto alle loro origini, a quando vennero adibiti nel XVI secolo come zona per l’accampamento dei soldati spagnoli durante l’occupazione.

All’epoca, le cattive abitudini dei soldati li resero terreno fertile per fenomeni di prostituzione, gioco d’azzardo e criminalità.

Oggi questa zona è stata rivalutata, anche turisticamente, soprattutto a partire dal 2000, quando iniziarono i lavori della metropolitana della Linea 1 per la stazione Toledo.

Ma non solo!

La valorizzazione turistica di quest’area a ridosso del centro storico di Napoli è avvenuta anche grazie alla scoperta di resti di insediamenti risalenti all’Età del Bronzo in piazza Montecalvario e reperti della Napoli medievale in piazzetta Santa Maria degli Angeli.

Così, i Quartieri Spagnoli hanno riguadagnare loro importanza storica e culturale e, oggi, si estendono su tre zone: San Ferdinando, Avvocata e Montecalvario.

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Continua a leggere per scoprire attività e attrazioni da visitare in uno dei quartieri più belli e più caratteristici di Napoli.

Murales e Street Art

Murales Maradona Quartieri Spagnoli

I Quartieri Spagnoli sono un dedalo di vicoli stretti, panni stesi al sole, profumo di caffè e ristoranti caratteristici dove mangiare.

Passeggiando è facile incrociare murales e graffiti di street art, che raccontano la storia della città.

Questo è il lato underground che si fonde con l’architettura barocca delle chiese di questa zona, un vero tesoro a cielo aperto per gli amanti della fotografia.

Tra questi vicoli sono presenti i graffiti di Cyop&Kaf, su muretti, palazzi, balconi, saracinesche: circa 223, realizzati in 3 anni, nell’ambito del progetto Quore Spinato.

In via Tre Regine, segnalo il murales dedicato a Luciano De Crescenzo, realizzato da Michele Quercia e Francesca Avolio.

Via Portacarrese è adesso conosciuta come Via Totò, grazie ai numerosi artisti hanno lasciato opere dedicate al principe Antonio De Curtis e ad altri grandi personalità napoletane.

Il murales più ricercato dei Quartieri Spagnoli è in via Emanuele de Feo 60: un Maradona enorme, disegnato su un palazzo.

Realizzato nel 1990, in occasione del secondo scudetto del Napoli, è meta di turisti e tifosi da tutto il mondo.

Proprio accanto c’è il suggestivo murales della dea Iside di Francisco Bosoletti, che raffigura la Pudicizia di Corradini della Cappella Sansevero.

La particolarità è la tecnica utilizzata, che permette di apprezzare al meglio l’opera con un’app con filtro positivo/negativo.

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Mercato della Pignasecca

Mercato Pignasecca

In zona Montecalvario, a pochi passi da via Toledo, è presente il Mercato della Pignasecca, un luogo a cielo aperto con bancarelle di ogni genere.

Il nome deriva da “pino secco”, perché sembra che nel 1500 ci fosse una pineta popolata da tantissime gazze.

La leggenda narra che un giorno un vescovo si appartò qui con una sua amante, ma una gazza rubò il suo anello lucente e preoccupato di essere scoperto pregò andassero via tutte.

A quanto pare, dopo poco tempo la pineta seccò e le gazze andarono via: da qui il nome Pignasecca.

Il Mercato della Pignasecca è il luogo ideale per dedicarsi allo street food napoletano, assaggiando un tipico cuoppo fritto, una pizza a portafoglio, la trippa e ‘o pere e musso.

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Chiesa di Montecalvario

La Chiesa di Santa Maria della Mercede a Montecalvario è una delle chiese monumentali di Napoli.

Fondata nel 1560 dalla gentildonna napoletana Maria Ilaria D’Apuzzo per i devoti a San Francesco, venne ampliata e rimaneggiata in uno stile tipicamente barocco nel 1677.

La facciata domina tutto largo Montecalvario con una scalinata e, all’interno, nell’abside è presente lo splendido altare maggiore attribuito a Cosimo Fanzago, raffigurante la Madonna Immacolata.

Pedamentina

Pedamentina

Sembrerà quasi assurdo ma dai Quartieri Spagnoli si può arrivare alla Certosa di San Martino e Castel Sant’Elmo a piedi.

Questo è possibile grazie ad un complesso sistema di rampe di scale conosciuto come la Pedamentina: più di 400 scalini conducono alla collina del Vomero.

Da qui si ammira uno dei panorami più belli di Napoli dall’alto.

La Pedamentina fu realizzata nel XIV secolo per permettere agli operai di trasportare il materiale necessario alla costruzione della Certosa.

Questa strada divenne molto utile in seguito come difesa contro chi intendeva assediare Castel Sant’Elmo.

Ogni luogo di interesse e attrattiva in città ha una storia suggestiva da raccontare, questo in particolare. Quindi anche se la salita risulta faticosa, vale la pena provare per vedere la ricompensa paesaggistica.

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Chiesa di Sant’Anna di Palazzo

In Vico Rosario, nel 1572, sorse la Chiesa di Sant’Anna di Palazzo celebrare la vittoria di Lepanto contro la flotta dell’esercito ottomano.

Questo edificio religioso ha visto eventi storici importanti, come il battesimo del pittore Luca Giordano e il matrimonio della rivoluzionaria Eleonora Pimentel Fonseca.

All’interno è possibile vedere l’altare maggiore progettato da Domenico Antonio Vaccaro nel 1729.

La denominazione Sant’Anna di Palazzo venne attribuita da una regia disposizione del 1819 che trasferiva provvisoriamente la sede parrocchiale alla Chiesa del Rosario, dal momento che la prima minacciava di crollare e perciò andava demolita.

Nel 1824 un’altra regia disposizione revocò la demolizione, affidando la chiesa ad una confraternita affinché la restaurasse.

Da allora l’originale chiesa di Sant’Anna di Palazzo era Sant’Anna vecchia, mentre quella del Rosario di Palazzo fu chiamata appunto Sant’Anna di Palazzo.

La vera demolizione di Sant’Anna vecchia arrivò nel 1958 a causa dei pesanti danni subiti dai bombardamenti.

Passeggiare tra i vicoli

Una delle attività più suggestive da fare ai Quartieri Spagnoli è perdersi passeggiando tra i vicoli.

La bellezza di questo luogo è negli incontri casuali con i suoi abitanti, nello scoprire scorci indimenticabili, nel camminare senza metà per vedere uno spaccato di quella che era la Napoli monarchica.

Potrai scoprire i Vasci Napoletani, piccole abitazioni di una o due stanze con accesso diretto sulla strada, che hanno sempre la porta aperta per far entrare luce.

Dove mangiare ai Quartieri Spagnoli

Cuoppo fritto Napoli

In questa zona è presente un’ampia varietà di locali, ristoranti, trattorie, pizzerie e bar, da offrirti solo l’imbarazzo della scelta.

Per assaggiare la cucina tipica napoletana, la mia selezione é:

  • Trattoria Nennella;
  • Trattoria Antica Capri;
  • Pizzeria Friggitoria ‘Ntretella;
  • Trattoria Speranzella.

Per provare un’esperienza culinaria unica nel suo genere, ti consiglio di andare alla Pescheria Azzurra, che serve ottimi piatti di pesce fresco a prezzi economici.

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