Cristo Velato
Napoli

Cristo Velato nel Museo Cappella Sansevero: storia e biglietti

Intro: Quando si parla della Cappella Sansevero non molti l’associano al luogo dov’è custodito il Cristo Velato a Napoli. Scopriamolo insieme!

Il Cristo Velato, scultura marmorea di Giuseppe Sanmartino, è considerato uno dei capolavori assoluti della scultura barocca e uno dei tesori più preziosi del Museo Cappella Sansevero a Napoli.

La statua, realizzata tra il 1753 e il 1757, raffigura il Cristo morto disteso su un materasso, con un velo trasparente che copre il suo corpo. La maestria con cui Sanmartino ha scolpito il marmo, rendendo il velo quasi impalpabile e le pieghe del sudario realistiche, ha reso quest’opera un capolavoro senza tempo.

È uno dei luoghi consigliati in tutti gli itinerari turistici di cosa vedere a Napoli in un giorno, perché è davvero imperdibile!

La Cappella Sansevero, dove questa statua è custodita, è suggestiva e ricca di opere d’arte. Voluta dal Principe Raimondo di Sangro, la cappella è un vero e proprio museo privato che ospita, oltre al Cristo Velato, altre sculture di pregio e misteriosi esperimenti, tra i quali le “Macchine anatomiche”, due modelli in cera di apparati circolatori e nervosi umani.

In questo articolo ti darò tutte le informazioni necessarie sugli orari, i biglietti, come arrivare, le leggende e i misteri di una delle opere più intriganti del mondo.

Dove si trova il Cristo Velato: mappa

La Cappella Sansevero si trova nel cuore del centro storico di Napoli, alle spalle di Piazza San Domenico Maggiore e a pochi passi dalla famosa Via San Gregorio Armeno, conosciuta come la via dei presepi“.

Per raggiungere il Cristo Velato potrai prendere la Metropolitana Linea 1 e scendere alla stazione “Dante”. Prosegui a piedi verso Port’Alba e imbocca Via San Sebastiano, conosciuta anche come “Via dei Musicisti” per i numerosi negozi di musica.

Al termine di Via San Sebastiano, svolta in Via Benedetto Croce verso Piazza San Domenico Maggiore. Risali l’omonimo Vico San Domenico Maggiore e gira a sinistra in Via Francesco De Sanctis 19/21 per raggiungere la Cappella Sansevero.

Ecco la mappa per individuare dove si trova la Cappella Sansevero con relativi alloggi nei pressi.

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Cristo Velato a Napoli: la storia

Cristo Velato

L’immagine della statua del Cristo Velato a Napoli ha fatto il giro del mondo, attirando l’attenzione di curiosi e storici dell’arte.

Questa scultura di marmo rappresenta un Gesù a grandezza naturale e il suo autore Giuseppe Sanmartino, artista napoletano, nel 1753

In realtà, l’opera sarebbe dovuta essere realizzata da un altro artista, lo scultore Antonio Corradini, morto prematuramente.

Riuscì a creare solo una piccola bozza in terracotta, oggi custodita nel Museo Nazionale di San Martino a Napoli.

Il principe di Sansevero, Raimondo di Sangro, aveva commissionato un’opera che rappresentasse Gesù coperto da un sudario trasparente, ricavato dallo stesso blocco di marmo della statua.

La realizzazione dell’opera è emozionante: il Cristo a grandezza naturale è adagiato su un letto, con il capo tra due cuscini e ai piedi la corona di spine e i chiodi tolti da una tenaglia.

Ciò che rende davvero toccante questa scultura e fa venire la pelle d’oca ammirandola è il velo di marmo – simile ad una morbida stoffa – capace di mostrare ogni vena e muscolo di Cristo come se fosse reale.

Cristo Velato a Napoli: leggende e misteri

Il velo di marmo, che non sembra di marmo, ha dato il via a numerose leggende per quanto riguarda la sua misteriosa realizzazione.

Una delle più note racconta che il velo sia il risultato di un processo alchemico di marmorizzazione di un pezzo di stoffa, conosciuto dal principe di Sansevero, scienziato e alchimista.

Raimondo di Sangro avrebbe insegnato a Giuseppe Sanmartino come compiere il processo di calcificazione del tessuto in cristalli di marmo.

Questa storia ha portato ad una ricerca sulla commissione dell’opera, risultata completamente in marmo: nell’Archivio Storico del Banco di Napoli si trova una ricevuta di pagamento a favore dell’artista per la realizzazione del velo “da realizzare in marmo e che andrà a coprire Nostro Signore”.

Quindi anche se, come faccio io tutte le volte che ci vado, ti fermerai un bel po’ a cercare di capire come sia possibile che quel velo sia in marmo, ricorda che non ci sono trucchi: è proprio marmo!

Cappella Sansevero: cosa vedere

Jago spiega la Cappella Sansevero

Il Museo Cappella Sansevero è un luogo unico che offre un’esperienza indimenticabile. La bellezza del Cristo Velato, l’atmosfera suggestiva della cappella e le altre opere d’arte presenti fanno di questo museo una tappa obbligata per chi visita Napoli.

È una cappella nobiliare, tempio che rappresenta perfettamente la creatività e il genio del suo ideatore, il settimo principe di Sansevero Raimondo di Sangro.

All’interno potrai ammirare capolavori di inestimabile valore che toccano il cuore, come il celebre Cristo velato, le Virtù ed le enigmatiche presenze delle Macchine Anatomiche.

Le Statue delle Virtù

La Cappella Sansevero è stata eletta qualche anno fa da Tripadvisor “il miglior Museo d’Italia“. 

Nella sala dove ammirerai il Cristo Velato, ci sono anche 10 bellissime statue rappresentanti le Virtù: 9 sono dedicate alle donne della famiglia Sansevero, mentre la scultura del Disinganno è dedicata al padre del Principe Raimondo.

Questa statua rappresenta un uomo che tenta di sfuggire da una rete per andare incontro alla fede, aiutato da un angelo.

In effetti, il padre del principe dopo aver condotto una vita dissoluta e libertina, decide di ritirarsi in convento. 

In contrapposizione, sul lato opposto, la statua della Pudicizia intenta a reggersi ad una lapide: rappresenta la madre del principe, morta alla tenera età di 23 anni.

Le Macchine Anatomiche

All’interno della Cappella Sansevero si trovano anche altre opere conosciute e misteriose: le Macchine Anatomiche

Due corpi, di un uomo e di una donna, scarnificati e dei quali è possibile osservare in maniera dettagliata tutto l’apparato circolatorio

La leggenda vuole che siano due servi del Principe, utilizzati dopo la morte per i suoi esperimenti ed è stata alimentata dal rifiuto dei proprietari a far analizzare scientificamente le macchine.

In realtà, esiste un documento contratto tra il principe di Sansevero e il dottor Salerno, dov’è specificato che il medico avrebbe dovuto realizzare due scheletri sui quali installare il sistema cardiovascolatorio preparato dall’alchimista.

modelli avevano uno scopo puramente didattico: vene e arterie sono composte da fil di ferro, cera colorata e… sostanze segrete – un tocco di mistero ci sta bene, no?

Foto del Cristo Velato Volto
David Sivyer from United Kingdom, CC BY-SA 2.0

La Tomba del Principe di Sansevero

Continuiamo la visita e soffermiamoci sulla tomba del Principe di Sansevero.

Può sembrare molto austera rispetto all’egocentrica personalità di Raimondo di Sangro e in effetti, basta poco per accorgersi che il mausoleo è ricco di simboli inneggianti le sue grandi capacità militari, scientifiche e letterarie.

Sulla lastra marmorea, potrai leggere l’elogio funebre, realizzato in rilievo grazie ad una tecnica inventata con solventi chimici proprio dall’alchimista.

“Uomo straordinario predisposto a tutte le cose che osava intraprendere, celebre indagatore dei più reconditi misteri della Natura”.

Una leggenda dice che in punto di morte, Raimondo di Sangro si fece tagliare a pezzi e rinchiudere in una bara, dalla quale sarebbe uscito vivo dopo un tempo prefissato. 

La famiglia, però, aprì la bara poco dopo, impedendogli di risorgere.

La volta della Cappella

La volta della Cappella di Sansevero è stata dipinta da Francesco Maria Russo – artista poco noto – e l’affresco rappresenta la Gloria del Paradiso o Paradiso dei di Sangro.

La splendida opera forma un triangolo che domina il centro della scena insieme ad una colomba: per i cattolici, potrebbe rappresentare la Trinità, ma per il principe massonico era di certo un simbolo di richiamo al Maestro Venerabile.

I colori dell’affresco sono vividi e raggianti, nonostante siano passati più di 250 anni e non siano mai stati ritoccati.

Pare che l’artista abbia usato una formula chimica del Principe per mescolare le tempere e… ecco un altro mistero di Raimondo di Sangro!

Cappella Sansevero: quanto costa il biglietto per il Cristo Velato

Cappella Sansevero

Il Museo Cappella Sansevero è aperto al pubblico tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 9:00 alle 19:00. L’ultimo ingresso è possibile fino a 30 minuti prima della chiusura.

Per visitare il Museo Cappella Sansevero la prenotazione è obbligatoria. I biglietti online sono resi disponibili con 60 (sessanta) giorni di anticipo sul sito ufficiale, ma ti consiglio di acquistare una visita guidata che ti permetterà di immergerti completamente nel contesto di questo gioiello dell’arte.

📌 Prenota la tua visita guidata con Biglietto Salta la Fila alla Cappella Sansevero in questa pagina!

Il Cristo Velato a Napoli è una delle opere più visitate ed è molto importante è anche il contesto nel quale è calata la Cappella Sansevero.

Comprendere il luogo, ti permetterà di capire meglio anche il principe, la sua storia e l’alone di mistero che aleggia nei vicoli.

CONSIGLIO FURBO: La mia dritta è quella di prenotare una visita guidata attraverso i vicoli del centro storico, per ammirare chiese ed edifici storici, per poi arrivare alla splendida Cappella e subito dopo il tour guidato, lasciar sedimentare le emozioni in un’ottima tazzina di caffè napoletano.

Come dice Alberto Angela“Il Cristo Velato nella Cappella Sansevero ha la stessa bellezza della Pietà di Michelangelo, entrambe opere che racchiudono e sintetizzano una intera cultura, una complessa e ricchissima civiltà“.

📌 Prenota la tua visita guidata di Spaccanapoli e del Cristo Velato in questa pagina!

Foto del Cristo Velato nella Cappella Sansevero
David Sivyer from United Kingdom, CC BY-SA 2.0

4 commenti

  • Anne

    Ma dove li hai pagati 7euro, che chiedono 8, più 2 obbligatori di prevendita?!? È una trappola x turisti o sai darmi una dritta giusta, se mai dovessi dire a degli amici altro da “lasciate perdere e girate alla larga” 😅

    • Sara

      Ciao Anne,
      li ho pagati molto prima che arrivasse l’emergenza sanitaria. Il costo del biglietto era quello. Purtroppo adesso è salito, tuttavia anche a 10€ vale la pena visitare la Cappella e il Cristo Velato, poiché è un’esperienza unica, a parer mio.

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