Cristo Velato
Napoli

Il Cristo Velato a Napoli è una visita imperdibile

Intro: Quando si parla della Cappella Sansevero non molti l’associano al luogo dov’è custodito il Cristo Velato a Napoli. Scopriamolo insieme!

Il Cristo Velato di Napoli è una delle opere che attira di più i turisti e della quale i napoletani sono molto fieri.

È una delle mete consigliate in tutti gli itinerari turistici di cosa vedere a Napoli in un giorno, perché è davvero imperdibile!

La famosa statua di marmo realizzata da Giuseppe Sanmartino è custodita nella meravigliosa Cappella Sansevero.

In questo articolo ti darò tutte le informazioni necessarie sugli orari, il biglietto, come arrivare, le leggende e i misteri di una delle opere più intriganti del mondo.

Cristo Velato a Napoli: come arrivare

La Cappella Sansevero si trova nel cuore del centro storico di Napoli, alle spalle di piazza San Domenico Maggiore e nei pressi di San Gregorio Armeno – la via dei presepi.

Dalla Linea 1 della metropolitana, potrai scendere a Piazza Dante ed inoltrarti a Port’alba, dove troverai libri nuovi ed usati da acquistare.

Da Port’Alba, potrai proseguire per Via San Sebastiano, conosciuta come Via dei Musicisti, grazie alla presenza di tantissimi negozi per chi ama fare musica.

In fondo a via dei Musicisti, ti ritroverai a Via Benedetto Croce, sulla destra avrai Piazza del Gesù, mentre andando a sinistra raggiungerai Piazza San Domenico Maggiore.

Risalendo per l’omonimo Vico, svoltando in via Francesco De Sanctis 19/21, potrai visitare l’incantevole Cappella Sansevero, che custodisce il Cristo Velato a Napoli e le Macchine Anatomiche.

Cristo Velato: mappa

Ecco la mappa di dove si trova la Cappella Sansevero con relativi alloggi nei pressi e se vuoi sapere quali sono le migliori zone dove dormire a Napoli, leggi il mio articolo cliccando qui!

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Prenota la visita al Cristo Velato

Il Cristo Velato a Napoli è una delle opere più visitate e, ovviamente, merita una visita degna della sua bellezza, tuttavia molto importante è anche il contesto nel quale è calata la Cappella Sansevero.

Comprendere il luogo, vi permetterà di capire meglio anche il principe, la sua storia e l’alone di mistero che aleggia nei vicoli.

La mia dritta è quella di prenotare una visita guidata attraverso i vicoli del centro storico, per ammirare chiese ed edifici storici, per poi arrivare alla splendida Cappella e subito dopo il tour guidato, lasciar sedimentare le emozioni in un’ottima tazzina di caffè napoletano.

Come dice Alberto Angela“Il Cristo Velato nella Cappella Sansevero ha la stessa bellezza della Pietà di Michelangelo, entrambe opere che racchiudono e sintetizzano una intera cultura, una complessa e ricchissima civiltà“.

Scopri la cultura, la civiltà e il contesto grazie a questo tour guidato, aggiungendo solo 30€ alle 10€ del biglietto per la Cappella:

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Cristo Velato a Napoli: la storia

Cristo Velato

L’immagine della statua del Cristo Velato a Napoli ha fatto il giro del mondo, attirando l’attenzione di curiosi e storici dell’arte.

Questa scultura di marmo rappresenta un Gesù a grandezza naturale e il suo autore Giuseppe Sanmartino, artista napoletano, nel 1753

In realtà, l’opera sarebbe dovuta essere realizzata da un altro artista, lo scultore Antonio Corradini, morto prematuramente.

Riuscì a creare solo una piccola bozza in terracotta, oggi custodita nel Museo Nazionale di San Martino a Napoli.

Il principe di Sansevero, Raimondo di Sangro, aveva commissionato un’opera che rappresentasse Gesù coperto da un sudario trasparente, ricavato dallo stesso blocco di marmo della statua.

La realizzazione dell’opera è emozionante: il Cristo a grandezza naturale è adagiato su un letto, con il capo tra due cuscini e ai piedi la corona di spine e i chiodi tolti da una tenaglia.

Ciò che rende davvero toccante questa scultura e fa venire la pelle d’oca ammirandola è il velo di marmo – simile ad una morbida stoffa – capace di mostrare ogni vena e muscolo di Cristo come se fosse reale.

Cristo Velato a Napoli: leggende e misteri

Il velo di marmo, che non sembra di marmo, ha dato il via a numerose leggende per quanto riguarda la sua misteriosa realizzazione.

Una delle più note racconta che il velo sia il risultato di un processo alchemico di marmorizzazione di un pezzo di stoffa, conosciuto dal principe di Sansevero, scienziato e alchimista.

Raimondo di Sangro avrebbe insegnato a Giuseppe Sanmartino come compiere il processo di calcificazione del tessuto in cristalli di marmo.

Questa storia ha portato ad una ricerca sulla commissione dell’opera, risultata completamente in marmo: nell’Archivio Storico del Banco di Napoli si trova una ricevuta di pagamento a favore dell’artista per la realizzazione del velo “da realizzare in marmo e che andrà a coprire Nostro Signore”.

Quindi anche se, come faccio io tutte le volte che ci vado, ti fermerai un bel po’ a cercare di capire come sia possibile che quel velo sia in marmo, ricorda che non ci sono trucchi: è proprio marmo!

Cappella Sansevero: cosa vedere

Cappella Sansevero

Resterai emozionato e sconvolto visitando il Museo Cappella Sansevero, ma ne vale davvero la pena.

Situato nel cuore del centro antico di Napoli, è un gioiello del patrimonio artistico internazionale.

Bellezza e mistero si abbracciano creando un’atmosfera unica.

È una cappella nobiliare, tempio che rappresenta perfettamente la creatività e il genio del suo ideatore, il settimo principe di Sansevero Raimondo di Sangro.

All’interno potrai ammirare capolavori di inestimabile valore che toccano il cuore, come il celebre Cristo velato, le Virtù ed le enigmatiche presenze delle Macchine Anatomiche.

Le Statue delle Virtù

La Cappella Sansevero è stata eletta qualche anno fa da Tripadvisor “il miglior Museo d’Italia“. 

Nella sala dove ammirerai il Cristo Velato, ci sono anche 10 bellissime statue rappresentanti le Virtù: 9 sono dedicate alle donne della famiglia Sansevero, mentre la scultura del Disinganno è dedicata al padre del Principe Raimondo.

Questa statua rappresenta un uomo che tenta di sfuggire da una rete per andare incontro alla fede, aiutato da un angelo.

In effetti, il padre del principe dopo aver condotto una vita dissoluta e libertina, decide di ritirarsi in convento. 

In contrapposizione, sul lato opposto, la statua della Pudicizia intenta a reggersi ad una lapide: rappresenta la madre del principe, morta alla tenera età di 23 anni.

Le Macchine Anatomiche

All’interno della Cappella Sansevero si trovano anche altre opere conosciute e misteriose: le Macchine Anatomiche

Due corpi, di un uomo e di una donna, scarnificati e dei quali è possibile osservare in maniera dettagliata tutto l’apparato circolatorio

La leggenda vuole che siano due servi del Principe, utilizzati dopo la morte per i suoi esperimenti ed è stata alimentata dal rifiuto dei proprietari a far analizzare scientificamente le macchine.

In realtà, esiste un documento contratto tra il principe di Sansevero e il dottor Salerno, dov’è specificato che il medico avrebbe dovuto realizzare due scheletri sui quali installare il sistema cardiovascolatorio preparato dall’alchimista.

modelli avevano uno scopo puramente didattico: vene e arterie sono composte da fil di ferro, cera colorata e… sostanze segrete – un tocco di mistero ci sta bene, no?

La Tomba del Principe di Sansevero

Continuiamo la visita e soffermiamoci sulla tomba del Principe di Sansevero.

Può sembrare molto austera rispetto all’egocentrica personalità di Raimondo di Sangro e in effetti, basta poco per accorgersi che il mausoleo è ricco di simboli inneggianti le sue grandi capacità militari, scientifiche e letterarie.

Sulla lastra marmorea, potrai leggere l’elogio funebre, realizzato in rilievo grazie ad una tecnica inventata con solventi chimici proprio dall’alchimista.

“Uomo straordinario predisposto a tutte le cose che osava intraprendere, celebre indagatore dei più reconditi misteri della Natura”.

Una leggenda dice che in punto di morte, Raimondo di Sangro si fece tagliare a pezzi e rinchiudere in una bara, dalla quale sarebbe uscito vivo dopo un tempo prefissato. 

La famiglia, però, aprì la bara poco dopo, impedendogli di risorgere.

La volta della Cappella

La volta della Cappella di Sansevero è stata dipinta da Francesco Maria Russo – artista poco noto – e l’affresco rappresenta la Gloria del Paradiso o Paradiso dei di Sangro.

La splendida opera forma un triangolo che domina il centro della scena insieme ad una colomba: per i cattolici, potrebbe rappresentare la Trinità, ma per il principe massonico era di certo un simbolo di richiamo al Maestro Venerabile.

I colori dell’affresco sono vividi e raggianti, nonostante siano passati più di 250 anni e non siano mai stati ritoccati.

Pare che l’artista abbia usato una formula chimica del Principe per mescolare le tempere e… ecco un altro mistero di Raimondo di Sangro!

Cappella Sansevero: orari e costi

Al fine di regolamentare l’accesso dei visitatori e di garantire la sicurezza, è fortemente consigliata la prenotazione online.

È l’unico strumento che assicura l’ingresso al Museo e consente di scegliere la data e la fascia oraria desiderate.

Le fasce orarie prenotabili hanno una cadenza di 30 minuti, a partire dalle ore 9.00.

Non dimenticare che il martedì la Cappella è chiusa, per il resto della settimana, ecco orari e costi:

  • Orari: Tutti i giorni: 9.00 – 19.00
    Ultimo ingresso consentito fino a 30 minuti prima della chiusura.
  • Prezzo biglietto
    Biglietto ordinario: € 8,00 + € 2,00 diritti di prenotazione;
    Soci FAI: € 6,00 + € 2,00 diritti di prenotazione;
    Biglietto ridotto (ragazzi da 10 a 25 anni): € 5,00 + € 2,00 diritti di prenotazione;
    Disabile con accompagnatore (due biglietti): € 5,00 + € 2,00 diritti di prenotazione;
    Bambini fino a 9 anni: € 0,00 + € 1,00 diritti di prenotazione

Attenzione! Per i biglietti di costo ridotto (ragazzi dai 10 ai 25 anni, FAI, disabili con accompagnatore) e per i biglietti gratuiti, all’ingresso sarà richiesto il documento e/o il titolo che dà diritto alla riduzione o alla gratuità.

Audioguide:

  • Audioguida singola: € 3,50 + € 1,00 diritti di prenotazione
  • Offerta “tandem” (due audioguide): € 5,00 + € 1,00 diritti di prenotazione

La durata delle audioguide è di circa 25 minuti. È previsto un percorso audioguidato dedicato ai bambini (età consigliata 6-12 anni).
Le lingue disponibili sono: italiano (anche nella versione per ipovedenti), inglese, spagnolo, francese e tedesco.

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4 commenti

  • Anne

    Ma dove li hai pagati 7euro, che chiedono 8, più 2 obbligatori di prevendita?!? È una trappola x turisti o sai darmi una dritta giusta, se mai dovessi dire a degli amici altro da “lasciate perdere e girate alla larga” 😅

    • Sara

      Ciao Anne,
      li ho pagati molto prima che arrivasse l’emergenza sanitaria. Il costo del biglietto era quello. Purtroppo adesso è salito, tuttavia anche a 10€ vale la pena visitare la Cappella e il Cristo Velato, poiché è un’esperienza unica, a parer mio.

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