
Gaiola: il parco sommerso e il parco Archeologico del Pausilypon
Intro: Gaiola e il suo parco sommerso, con la Grotta di Seiano e la Villa Pausilypon sono uno di quei luoghi di interesse assolutamente da vedere a Napoli.
Il Parco Sommerso di Gaiola è un’area marina protetta, istituita nel 2002, che circonda le Isole della Gaiola, lungo la costa di Posillipo, estesa dalla Baia Trentaremi al Borgo di Marechiaro.
Il suo nome deriva dai due isolotti della Gaiola e la sua particolarità è quella di custodire sul fondo del mare elementi vulcanologici, archeologici e biologici.
Un’area archeologica sommersa, dove si possono vedere, affiancati ai resti dell’imponente Teatro del I secolo a.C., i resti della Villa Imperiale di Pausilypon, antica residenza del cavaliere romano Publio Vedio Pollione, diventata poi villa imperiale di Augusto e dei suoi successori.
Sia la villa che il teatro fanno parte del Parco Archeologico di Posillipo o del Pausilypon, aperto nel 2009.
Grazie a una canzone di Liberato, “Gaiola portafortuna”, la zona è diventata meta di molti turisti italiani e non, che vogliono scoprire cosa ci sia di magico in questo luogo.
La canzone è una rivalorizzazione del luogo considerato sfortunato, poiché tutte le persone che l’hanno abitato o ci hanno soggiornato hanno vissuto disgrazie.
Di cosa parlo in questo articolo
Visite guidate
Questa area archeologica (Parco Archeologico del Pausilypon, Grotta di Seiano e Gaiola) è un luogo ricco di storia e leggende.
Per goderne a pieno l’atmosfera ti consiglio di selezionare la data che preferisci e prenotare:
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Come arrivare
Il modo migliore per raggiungere il Parco Archeologico del Pausilypon, la Grotta di Seiano e la Gaiola è sicuramente quello di utilizzare l’auto.
Arrivare alla Discesa della Gaiola e parcheggiare nelle strisce blu comunali in Via Tito Lucrezio Caro.
Se non si ha l’auto a disposizione, allora ci sono altre due soluzioni:
- Autobus: da Margellina prendere la linea di pullman 140 oppure C21 e dal Vomero il C31, scendere alla fermata di “Discesa Coroglio – Istituto Denza” e proseguire a piedi per la Discesa Gaiola imboccando via Tito Lucrezio Caro; da Fuorigrotta, prendere il C1, scendere al capolinea di Capo Posillipo e proseguire fino alla Discesa Gaiola;
- Metropolitana: prendere la linea 2, scendere alla fermata di Mergellina e prendere l’autobus 140 oppure scendere alla fermata di Campi Flegrei e prendere il C1.

Per visitare il parco sommerso della Gaiola, io sono partita dall’ingresso della Grotta di Seiano, in via Coroglio 36, che con i suoi 770 metri di lunghezza, attraversa la collina tufacea di Posillipo.
Questa bella passeggiata a piedi collega l’area di Bagnoli e dei Campi Flegrei con il Vallone della Gaiola.
Parco Archeologico del Pausilypon e Grotta di Seiano
Superata la grotta si giunge, attraverso un sentiero fiancheggiato dalla tipica vegetazione mediterranea, al Parco Archeologico del Pausilypon.
Qui si può ammirare ciò che resta della lussuosa villa di Pollione – prima del traforo ci si arrivava solo via mare – che si estende dal promontorio sullla splendida baia di Trentaremi.
L’area comprende straordinari resti archeologici di un imponente Teatro del I secolo a.C., con una splendida struttura, costruita sfruttando il pendio naturale della collina (secondo la tecnica tipica greca).
Un giardino divide la scena del teatro maggiore da un secondo teatro: l’Odeion (gr. oidêion, da oidé, “canto”), di dimensioni minori, coperto e con una cavea più piccola.
Era destinato alle audizioni di poesia retorica e di musica. All’interno sono presenti alcune sale con pavimenti a mosaico e in marmo.
Andando verso la Gaiola si scorge ciò che rimane della Villa degli Spiriti, conosciuta come Villarosa, e proseguendo si nota il perimetro della “Scuola di Virgilio”, dove pare praticasse arti magiche.
Attraverso un sentiero, si giunge ad un belvedere il cui paesaggio è dominato dagli Isolotti della Gaiola e dallo Scoglio di Virgilio.
Ci sono diverse attività da fare, sicuramente tra le più belle esperienze c’è il tour in bici elettrica, partendo dal centro di Napoli.

Gaiola: il parco sommerso
Scendendo un bel po’ di gradini, si arriva al Parco sommerso di Gaiola, chiamato così probabilmente da “Caviola”, l’insieme delle cavità che caratterizzano Posillipo.
Una piccola area marina protetta di 42 ettari di mare, che circonda le Isole della Gaiola nel golfo di Napoli, istituita congiuntamente dai Ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali nel 2002.
Sui fondali del Parco è possibile osservare i resti di porti, ninfei e peschiere attualmente sommersi a causa del lento sprofondamento della crosta terrestre (bradisismo).
Tutti questi sono in gran parte afferenti, appunto, alla Villa Imperiale di Pausilypon, appartenuta al liberto romano Publio Vedio Pollione e oggi parte del Parco archeologico di Posillipo.
Gaiola area marina protetta: orari e contatti

Per accedere alla Gaiola è necessaria la prenotazione, che potrai effettuare sul sito areamarinaprotettagaiola.
Potrai anche fare il bagno e prendere il sole in spiaggia, ma dovrai rispettare alcune semplici regole, tra le quali:
- è possibile prenotare solo per una fascia oraria (mattina 9:00-13:00 o pomeriggio 14:00-18:00);
- per ogni fascia oraria è consentito l’accesso a max 100 persone (mattina: max 100 – pomeriggio: max 100);
- la prenotazione è riservata ai maggiorenni e i minori possono accedere solo se accompagnati da un adulto. Anche i minori rientrano nelle 100 persone, quindi vanno inclusi nella prenotazione;
- le prenotazioni si aprono ogni Domenica alle ore 18:00, con validità dal Lunedì alla Domenica successivi;
- è obbligatorio conoscere e rispettare la normativa per la tutela ambientale ed archeologica dell’Area Marina Protetta Parco Sommerso di Gaiola prevista dal Decreto Interministeriale 07/08/2002 ,che trovi sul sito www.areamarinaprotettagaiola.it.
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