
Opere di Caravaggio a Napoli: 3 dipinti da vedere
Intro: La presenza di Caravaggio a Napoli è testimoniata da 3 capolavori, custoditi in 3 luoghi della città. Scopriamo dove sono!
Michelangelo Merisi da Caravaggio è uno degli artisti più chiacchierati di sempre, a causa della sua rocambolesca vita e della sua personalità irruente.
La presenza di Caravaggio a Napoli è attestata per due volte: la prima, dal 1606 al 1607 e la seconda, dal 1609 al 1610.
Entrambe le volte l‘artista fu sommerso da commissioni e realizzò tantissimi capolavori, ma sono 3 sono tutt’oggi a Napoli e sono visibili.
In questo articolo, ho pensato di realizzare un mini itinerario caravaggesco, in modo che possiate seguire le orme di Caravaggio a Napoli, attraverso le opere e i luoghi da lui frequentati.
Scopriamo cosa portò l’artista in città e proseguiamo con le tappe del nostro breve tour.
Caravaggio a Napoli: un legame speciale con la città
Caravaggio ebbe un rapporto speciale con la città di Napoli, dove la sua vita rocambolesca lo portò a trovare rifugio per ben due volte.
La prima volta era il 28 maggio 1606 e fuggiva da Roma, accusato di aver ucciso Ranuccio Tomassoni per una lite durante una partita alla pallacorda.
I Quartieri Spagnoli
La città lo accolse in trionfo, poiché la fama dell’artista lo precedeva ovunque andasse, e durante questo periodo napoletano, trovò un alloggio – non identificato – nei Quartieri Spagnoli.
Questo luogo ispirò molto la sua vena artistica, poiché non dipingeva qualcosa di immaginario, bensì ciò che vedevano i suoi occhi quotidianamente.
I modelli dei suoi quadri erano il popolo napoletano, gli abitanti dei vicoli in tutta la loro tragica umanità. Figure reali diventano protagonisti di quadri nelle vesti di santi, madonne, angeli o proprio Gesù.
Di questo periodo, nonostante le commissioni richieste furono tante, restano solo due opere a Napoli, mentre le altre sono in giro nei musei del mondo.
Parlo delle “Sette opere di Misericordia” presso la Chiesa Pio Monte della Misericordia in via dei Tribunali e della “Flagellazione di Cristo” nel Museo di Capodimonte.
Museo di Capodimonte

Ho già parlato del Bosco e del Museo di Capodimonte in un articolo di questo blog, ma ci tengo ad evidenziare la bellezza storica e artistica anche attraverso il mini itinerario dedicato a Caravaggio.
Nel museo è presente l’opera caravaggesca la “Flagellazione di cristo”, realizzata nel 1607 e commissionata da Tommaso De Franchis, membro di un’importante famiglia di magistrati, per adornare la cappella di famiglia nella Basilica di San Domenico Maggiore.
Ciò che emoziona di questa opera è la ricerca artistica fatta sulla luce per rendere luminoso solo Cristo, lasciando in ombra il resto.
Quella luce caravaggesca che ritroviamo anche in altri quadri e riesce a rendere toccante e drammatica qualsiasi scena rappresentata.
Chiesa Pio Monte della Misericordia

Proseguiamo sulle tracce di Caravaggio a Napoli, recandoci in pieno centro storico, in via dei Tribunali 253, dove si trova la Chiesa e la Quadreria del Pio Monte della Misericordia.
Luigi Carafa-Colonna (protettore di Caravaggio in fuga da Roma) fece commissionare alla Congregazione del Pio Monte della Misericordia, della quale era membro, questo dipinto a olio, che rappresenta le opere caritatevoli svolte dalla congrega.
Il capolavoro fu realizzato tra il 1606 e il 1607 e permette allo sguardo di avere una visione d’insieme dei vari personaggi, unica nel suo genere.
Come ho accennato, Caravaggio si spostò poi in varie città, fino a ritornare a Napoli nel 1609.
Palazzo Cellammare a Chiaia
Dal 20 ottobre 1609 fino al 18 luglio 1610, Caravaggio fu ospite della marchesa Costanza Colonna, appartenente alla nobile famiglia napoletana dei Carafa.
Soggiornò presso la splendida residenza del Palazzo Cellammare nel Quartiere Chiaia, dove continuò a lavorare per varie commesse, nella tranquillità delle stanze spaziose, dei terrazzi dall’incantevole panorama e dei rilassanti giardini.
In questo luogo, Caravaggio dipinse anche le tre magnifiche tele per la chiesa di Sant’Anna dei Lombardi, perse a causa del terremoto del 1805 e il “Martiro di Sant’Orsola“, oggi da ammirare a Palazzo Zevallos Stigliano.
Palazzo Zevallos Stigliano

Dirigiamoci quindi a via Toledo, al numero civico 185, dove troveremo la Galleria di Palazzo Zevallos Stigliano, sede di Banca Intesa.
In questo luogo, troveremo il dipinto del “Martirio di Sant’Orsola”, opera realizzata da Caravaggio nel 1610, poco prima della sua morte.
Questo capolavoro era stato commissionato dal banchiere genovese Marcantonio Doria, che aveva Sant’Orsola come protettrice della sua famiglia.
Locanda del Cerrigno
Durante il periodo nel quale alloggiò dalla marchesa Colonna a Palazzo Cellammare, nonostante ospite protetto di una famiglia nobiliare, non evitò una vita scellerata, che lo condusse ad essere vittima di un agguato.
Si dice che fosse la sera del 24 ottobre 1609 e Caravaggio era nella Locanda del Cerrigno in via Sedile di Porto, dove era possibile mangiare, bere, giocare d’azzardo e, al piano superiore, trovare la compagnia di belle signorine.
All’uscita, fu aggredito per motivi sconosciuti e rimase gravemente sfigurato, tanto che si diffuse la notizia fosse morto.
Non era così, Caravaggio morì l’anno dopo sulla spiaggia di Porto Ercole, a soli 39 anni.
Caravaggio a Napoli: tour sulle orme dell’artista
Ripercorri la vita di Caravaggio a Napoli e scopri l’influenza che ha avuto sugli altri artisti napoletani, poiché la presenza di un maestro come lui non poteva lasciar indifferente il panorama artistico della città.
Molti pittori prendono l’esempio e sperimentano i suoi insegnamenti in termini di luci e colori, dando vita ad una scuola pittorica senza pari.
Prenota il tuo tour sulle orme di Caravaggio a Napoli, cliccando qui!
Spero che il mio mini itinerario sulle tracce di Caravaggio ti sia piaciuto e possa ispirarti nell’intraprendere questo percorso un po’ più originale rispetto ai soliti percorsi turistici.

