Museo Archeologico Nazionale Napoli
Napoli

Museo Archeologico Nazionale: Orari, Biglietti e Cosa Vedere

Intro: Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli venne inaugurato nel 1816. Scopriamo orari, biglietti, e le principali opere da non perdere!

Sogni di immergerti nella storia e nelle vestigia di antiche civiltà? Allora il Museo Archeologico Nazionale di Napoli è una tappa imperdibile del tuo viaggio in Campania.

Un vero e proprio scrigno di tesori, il museo custodisce reperti archeologici di inestimabile valore, provenienti da Pompei, Ercolano e da altri siti della Magna Grecia. Tra statue, mosaici, affreschi e oggetti di uso quotidiano, potrai rivivere l’atmosfera di un tempo perduto e conoscere le affascinanti culture del passato.

In questa guida completa, troverai tutte le informazioni necessarie per organizzare la tua visita al Museo Archeologico Nazionale di Napoli:

Orari di apertura e biglietti:

  • Aperto tutti i giorni tranne il martedì. Quando il martedì coincide con un giorno festivo, è aperto e posticipa la chiusura al mercoledì successivo;
  • Acquista il tuo biglietto salta la fila + cartolina Pemcards in questa pagina!

Come arrivare: Il museo si trova in Piazza Museo Nazionale 19, facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici o a piedi dal centro storico di Napoli. Il modo più facile è prendere la Linea 1 della metropolitana e scendere alla fermata “Museo”.

Cosa vedere: collezioni da non perdere assolutamente:

  • Collezione Farnese, con capolavori come il Toro Farnese e la Venere di Capua;
  • Reperti di Pompei ed Ercolano, tra cui mosaici, affreschi e oggetti di uso quotidiano;
  • Sezione egizia, con una ricca collezione di statue, sarcofagi e mummie;
  • Campania romana. Sculture e pitture da edifici pubblici;
  • Epigrafica;
  • Numismatica;
  • Gemme;
  • Mosaici;
  • Gabinetto segreto;
  • Piana Campana;
  • Affreschi.

Consigli per la visita:

  • Prenota il tuo biglietto online per evitare lunghe code;
  • Indossa scarpe comode, il museo è molto grande. Per visitarlo con calma ci vorrà almeno mezza mattinata;
  • Se hai tempo, prendi parte a una visita guidata per approfondire la storia del museo e delle sue collezioni. Maggiori info in questa pagina!

Museo Archeologico Nazionale di Napoli: cosa vedere

Prima di diventare un museo nel 1816, il Museo Archeologico ha ospitato una scuola di equitazione e l’Università.

Attraversando le sue sale, potrete immergervi nella storia della Magna Grecia e dell’antica Roma, ammirando reperti archeologici di inestimabile valore, come gli affreschi e i mosaici di Pompei ed Ercolano, le sculture romane e greche, e la collezione Farnese.

La storia del museo inizia nel XVIII secolo, quando il Re di Napoli Carlo di Borbone avviò gli scavi archeologici nelle città vesuviane sepolte dall’eruzione del 79 d.C.

I tesori riportati alla luce, tra cui statue, mosaici e affreschi, vennero dapprima conservati nella Reggia di Portici, per poi essere trasferiti a Napoli nel 1777, dove confluirono anche le collezioni Farnese ed Ercolanese.

Nel corso dei secoli, si è arricchito di nuove collezioni e di importanti reperti, diventando uno dei più importanti musei archeologici del mondo. Il suo allestimento è stato recentemente rinnovato, con l’obiettivo di rendere il percorso di visita più fluido e coinvolgente, e di valorizzare al meglio le opere esposte.

Il Gabinetto Segreto

museo archeologico nazionale di napoli

Il Gabinetto Segreto contiene sculture ed affreschi dedicati al tema dell’erotismo nell’antichità, la maggior parte rinvenute durante gli scavi di Pompei ed Ercolano.

È senza dubbio qualcosa di unico al modo nel suo genere!

Per molto tempo questa sezione è stata addirittura censurata, perché ciò che per gli antichi erano riproduzioni del tutto normali di scene di vita quotidiana o miti, per il cattolicesimo divennero rappresentazioni di oscenità.

Solo dal 2000, questa parte è aperta al pubblico per aver modo di scoprire mosaici, statue e altre opere d’arte dedicate all’erotismo.

L’opera più famosa, divenuta anche il simbolo di questa sezione, è una statuetta del dio Pan nell’atto di congiungersi con una capra.

Nulla è lasciato all’immaginazione in questa scultura ritrovata nel 1752 durante gli scavi nella Villa dei Papiri di Ercolano.

Per visitare questa sezione bisogna esser consapevoli di una cultura molto diversa dalla nostra, con meno tabù e pregiudizi rispetto all’eros.

Ricorda che, in questa parte, i minori di 14 anni devono essere accompagnati da un adulto.

Il Supplizio di Dirce, noto come Toro Farnese

Toro Farnese

Una delle sculture più importanti che si trovano all’interno del Museo Archeologico è “Il Supplizio di Dirce“, conosciuto ai più come Toro Farnese.

Ad oggi, è la statua dell’antichità più grande mai ritrovata!

Fin da piccolina, quando i miei genitori mi portavano al museo, sono stata incantata da questo enorme colosso di marmo.

Il gruppo marmoreo è alto circa 3,70 m e pesa circa 24 tonnellate.

È stato realizzato da un unico blocco di marmo e rappresenta il supplizio di Dirce, legata ad un toro selvaggio, da parte dei figli di Antiope – Anfione e Zeto – desiderosi di vendicare gli insulti alla madre.

La scultura fu rinvenuta nelle Terme di Caracalla a Roma nel 1545, grazie agli scavi commissionati daPapa Paolo III, per trovare statue antiche che abbellissero Palazzo Farnese. Restò lì fino al 1788 circa.

L’intera collezione di antichità Farnese fu ereditata da Carlo di Borbone, figlio di Elisabetta Farnese, ultima discendente della famiglia.

In seguito, fu trasferita a Napoli per volontà di Ferdinando IV di Borbone nel 1788, quando fu ultimato il trasferimento della collezione nella capitale del regno.

Pare che il gruppo scultoreo del Toro Farnese fosse utilizzato come fontana nella villa reale – oggi Villa Comunale – della città fino al 1826, quando trovò definitiva collocazione nel museo.

Possiamo dire che Ferdinando di Borbone creò inconsapevolmente il primo nucleo di opere del Museo Archeologico di Napoli.

Quando ti ritroverai di fronte a questa scultura, non potrai far altro che ammirare la sua imponenza in silenzio.

La collezione egizia

Museo Archeologico di napoli

Questa sezione, dedicata alla collezione egizia, è tra le più belle del Museo Archeologico: 2500 opere che coprono un periodo di 3000 anni.

In Italia è seconda solo a quella del museo di Torino, ma è la più antica d’Europa.

Il primo nucleo fu acquistato dalla Famiglia Borgia, quando iniziò a collezionare i reperti più importanti dall’Egitto.

In seguito, Camillo Borgia decise di vendere l’intera collezione al miglior offerente che fu re Ferdinando I di Borbone.

La parte più emozionante è quella dedicata alle mummie, poiché ce ne sono alcune davvero in ottimo stato di conservazione e fanno riflettere sul rapporto degli egiziani con l’aldilà.

Satiro e Dioniso bambino

MANN Napoli

Questa è un’altra delle mie statue preferite della Collezione FarneseSatiro con Dioniso bambino.

Una scultura in marmo a grandezza naturale, raffigurante un Satiro che avanza a passo di danza, portando sulle spalle un bambino.

Il fanciullo è il piccolo Dioniso, riconoscibile dall’uva stretta nella sua mano.

I loro sguardi divertiti e gioiosi saranno capaci di lasciarti incantato a chiederti se per caso non siano due persone reali pietrificate.

Atlante Farnese

Atlante Farnese

Questa è la mia statua preferita in assoluto, tanto è vero che l’Atlante Farnese per me è affettuosamente “Atlante che regge il mondo”.

Perché è quella che adoro? Forse per un ricordo di infanzia.

Una volta, avevo circa 8 anni, i miei genitori mi portarono al Museo Archeologico e quando io fui attratta da questa statua, mio padre mi alzò in braccio e mi disse:

“Guarda bene il mappamondo, vedi qualcosa di strano?”

In effetti, poi mi spiegò, che la particolarità era nel fatto che fosse visto dall’esterno le costellazioni fossero rovesciate, rispetto alle raffigurazioni normali.

Tra i vari elementi a rilievo si riconoscono l’equatore, i tropici e gli emisferi boreale e australe.

Guardando bene si riconoscono i dodici segni zodiacali, con la costellazione dell’Ariete nel punto corrispondente alla situazione astronomica del IV secolo a.C.

È davvero una meraviglia!

Testa di Cavallo di Donatello

Donatello al Mann

Ti ho già parlato di un’altra opera di Donatello presente a Napoli nella Chiesa Sant’Angelo a Piazzetta Nilo.

Bene, se come me, sei un appassionato dell’artista, non potrai perdere questa scultura.

Una testa di cavallo in bronzo, per molto tempo frutto di incertezze, tanto da lasciar pensare che fosse un’opera archeologica dell’antichità classica.

Grazie al ritrovamento di alcuni documenti si scoprì che in realtà, la Testa di cavallo – nota anche come Testa Carafa o Cavallo Carafa – è un’opera di Donatello databile tra il 1456 e il 1458.

Nei documenti originali, si legge che la testa di cavallo dovesse diventare parte di un monumento equestre commissionato da re Alfonso V d’Aragona e che Donatello non ultimò mai.

Il re avrebbe voluto collocarla al centro dell’arco trionfale del Maschio Angioino, all’interno della nicchia sopra la scena “Ingresso trionfante di Alfonso d’Aragona in città“.

La Testa di Cavallo di Donatello è oggetto di alcune leggende, come spesso accade per luoghi e opere artistiche a Napoli – leggi articolo sulla Cappella Sansevero e il Cristo Velato.

📌 Matilde Serao, ricorda nel suo libro “Leggende napoletane” – acquistalo qui – che il monumento fosse stato realizzato da Virgilio con riti magici e avesse la funzione di guarire i cavalli, finché nel 1322 non venne fuso per ottenere le campane del Duomo nuovo, tutto tranne la testa.

Museo Archeologico: orari e biglietti

Il Museo Archeologico di Napoli è un luogo imperdibile per tutti gli amanti della storia e dell’arte antica. Un’occasione unica per viaggiare nel tempo e scoprire le meraviglie di un mondo perduto.

Il Museo Archeologico di Napoli è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.30 con chiusura il martedì. Quando il martedì coincide con un giorno festivo, resta aperto e posticipa la chiusura al mercoledì successivo

Il modo più semplice di arrivare al museo è prendere la Linea 1 della metro e scendere alla fermata Museo.

📌 Prenota il biglietto salta la fila:

Il biglietto di ingresso al Museo Archeologico Nazionale di Napoli costa:

Intero:

  • €22,00
  • Valido per due giorni consecutivi
  • Non valido per gruppi

Ridotto:

  • €2,00
  • Per cittadini UE/SEE/Svizzera/Uruguay tra 18 e 25 anni
  • Per extracomunitari con permesso di soggiorno per motivi specifici
  • Per titolari di Artecard (dopo ingressi gratuiti)
  • Per accompagnatore di abbonato OpenMANN

Gratuito:

  • Minorenni UE ed extracomunitari
  • Docenti italiani in ruolo o con contratto a termine
  • Portatori di handicap
  • Donne l’8 marzo 2024
  • Tutti la prima domenica del mese
  • 25 aprile, 2 giugno e 4 novembre 2024

Famiglia:

  • €40,00 (due adulti)

Speciale:

  • €11,00 per titolari di Artecard (dopo aver esaurito gli ingressi gratuiti)
    e accompagnatore di abbonato OpenMANN.

Hai mai visitato il Museo Archeologico di Napoli?

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