
Acquario di Napoli “Anton Dohrn”: restituito alla città un pezzetto di storia
Intro: Ha riaperto l’8 giugno 2021, Giornata Mondiale degli Oceani, lo storico acquario di Napoli “Anton Dohrn”. Noi ci siamo stati, scopriamolo insieme!
L’8 giugno, in concomitanza con la Giornata Mondiale degli Oceani, ha riaperto lo storico Acquario di Napoli “Anton Dohrn”, restituito alla città dopo la chiusura del 2015.
L’Acquario si trova all’interno della Villa Comunale, ospitato in uno splendido palazzo ottocentesco, proprio sul Lungomare Caracciolo.
La sua riapertura è stata fonte di grande felicità per i napoletani, che avevano visto chiudersi le sue porte ben 6 anni fa.
Ricordavo di esserci stata da piccola con la mia famiglia e di averlo vissuto come un luogo magico, così abbiamo deciso di visitarlo con i bambini.
Andiamo con ordine e scopriamo insieme come arrivarci, cosa vedere e un po’ di storia del luogo.
Di cosa parlo in questo articolo
Acquario di Napoli: come arrivare

L’Acquario di Napoli è all’interno della Villa Comunale sul Lungomare Caracciolo, a pochi passi dal Castel dell’Ovo.
Per arrivarci, puoi provare ad andare in auto, anche se te lo sconsiglio, poiché è difficilissimo trovare parcheggio nelle strisce blu e i parcheggi a pagamento nei dintorni non costano meno di 4€ l’ora.
Ti suggerisco di optare per la metropolitana, la fermata più vicina è Piazza Amedeo sulla linea 2, tuttavia se ami passeggiare, puoi prendere la linea 1 e scendere alla fermata di Toledo oppure di Municipio.
Alla prima, ti godrai la splendida stazione di Toledo, considerata la più bella d’Europa, per poi passeggiare per Via Roma, imboccare Via Chiaia e arrivare fino alla Riviera.
Alla seconda, ti ritroverai di fronte al Maschio Angioino, raggiungerai Piazza Trieste e Trento passando accanto al Teatro San Carlo, imboccherai Via Chiaia e raggiungerai la Riviera.
Acquario di Napoli: la storia

La storia dell’Acquario di Napoli è davvero affascinante, perché nasce dall’idea e dalla passione dello zoologo Anton Dohrn.
Fondato nel 1872 e aperto al pubblico nel 1874, l’Aquarium fa parte della SZN – Stazione Zoologica Anton Dohrn, Istituto Nazionale di Biologia, Ecologia e Biotecnologie Marine – ed è il più antico d’Italia e il secondo più antico in Europa.
L’obiettivo della sua realizzazione era quello di essere un riferimento internazionale per lo studio della biologia marina con laboratori di ricerca e di assolvere a 3 compiti principali:
- Osservazione diretta del mare;
- Intrattenimento divulgativo;
- Finanziamento della ricerca.
Lo zoologo Anton Dohrn ebbe questa idea dopo aver visitato un acquario a Berlino e capito che grazie alla vendita dei biglietti si potevano finanziare i progetti di ricerca della Stazione Zoologica e diffondere la conoscenza del mare ad un ampio pubblico.
Cosa vedere all’Acquario Dohrn

L’esposizione dell’Acquarium è a ferro di cavallo e conta 19 vasche, 9 habitat diversi del Mediterraneo, 200 specie animali e vegetali per un totale di 180 metri cubi di acqua.
I 9 habitat, compresi dai primi metri di profondità fino agli abissi, ospitano anche specie tropicali, che a causa dei cambiamenti climatici arrivano dal Mar Rosso al Mar Mediterraneo.
Ogni elemento è spiegato in pannelli didattici presenti per ogni vasca, che i bambini si sono divertiti prima a leggere e poi ad identificare.
Mi piace ricordare che la Stazione Zoologica comprende, oltre l’Acquario, anche:
- il Museo DA.DO. (aprirà prossimamente), dedicato alla biologia e all’evoluzione;
- il Turtle Point: centro di ricerca e recupero delle tartarughe marine, che si trova a Portici (NA);
- l’Archivio Storico: include la documentazione sulla fondazione e le attività scientifiche dell’Istituto;
- il Fano Marine Center: laboratorio di ricerca per lo studio della biodiversità, le risorse e le biotecnologie marine, che si trova a Fano in provincia di Pesaro Urbino.
La Stazione Zoologica racconta così la riapertura dell’Acquario di Napoli per scoprire cosa vedere:
“Il viaggio all’interno dell’Aquarium condurrà il visitatore alla scoperta del mare, dalla costa al mare aperto, tra grotte e anfratti, percorrendo praterie di posidonie, passando dal coralligeno agli abissi, dall’ambiente pelagico, abitato anche da specie aliene, dagli scogli mediterranei alle formazioni tropicali.
Di particolare interesse sarà il murenario, che rappresenta le strutture di allevamento delle murene, ideati dagli antichi romani e ben conservati nell’area archeologica sommersa di Gaiola a Capo Posillipo.
Un’altra novità è costituita dalla vasca del polpo, organismo antico straordinario che ha un ciclo vitale di circa due anni e una intelligenza simile a quella dei mammiferi”.

Orari, biglietti e prezzi
Gli orari di apertura dell’Acquario sono:
- 10:00 – 13:00 / 15:00 – 20:00 | da Lunedì a Venerdì;
- 10:00 – 13:00 / 17:00 – 20:45 | Sabato e Domenica.
I prezzi dei biglietti sono:
- Intero € 7,00;
- Ridotto € 5,00 dai 4 a 12 anni compiuti, per accompagnatori disabili, over 70, studenti universitari con tessera;
- Ingresso gratuito per i bambini al di sotto dei 4 anni.
Vi consiglio di prenotare l’orario e il biglietto a questo link e ci tengo a dire che è un ambiente molto piccolo, non aspettatevi un acquario con vasche enormi, perché sono state mantenute in tutto e per tutto le strutture originarie.
Se doveste farvi km per vederlo, vi consiglio di unire la sua visita ad un itinerario più ampio, che comprenda anche i dintorni.
Spero di avervi dato informazioni utili e che la vostra visita all’Acquario sia piacevole e magica, com’è stata la nostra.

